Ai Weiwei 

14.04.2025

Ai Weiwei è un artista, designer e architetto cinese. Nasce a Pechino nel 1957 e proviene da una famiglia di intellettuali. 

Nel 1981 si trasferisce a New York, dove rimane per 12 anni ed è costretto a fare numerosi lavori per mantenersi. Nel 1993 è, però, costretto a tornare in Cina per problemi di salute del padre.  

Corrente artistica di appartenenza. 

Durante la sua permanenza negli Stati Uniti, si innamora dell'arte concettuale di Marcel Duchamp, anche conosciuta come Dadaismo, e della pop art di Andy Warhol. 

L'arte concettuale è una corrente artistica nata negli anni '60 che mette al centro l'idea anziché l'oggetto. In altre parole: non conta tanto cosa vedi, ma cosa significa

Caratteristiche principali

  • L'idea o il concetto è l'opera vera e propria.

  • L'aspetto estetico è secondario o addirittura trascurabile.

  • Si usano materiali semplici o inusuali (testi, fotografie, oggetti comuni…).

  • Spesso è provocatoria o ironica.

  • L'artista diventa più pensatore che esecutore.

Mentre, per pop art si intende una corrente artistica nata negli anni '50-'60, soprattutto in Inghilterra e negli Stati Uniti. Prende ispirazione dalla cultura popolare, come la pubblicità, i fumetti, le celebrità e i prodotti di massa.

Caratteristiche principali

  • Usa immagini della vita quotidiana (lattine, bottiglie, cartelloni pubblicitari…).

  • Colori vivaci, contrasti forti e stile grafico.

  • Critica e celebra allo stesso tempo la società dei consumi.

  • Spesso ironica, giocosa, accessibile a tutti.

    Non si può affermare precisamente a quale corrente Ai Weiwei appartiene, ma si può definire come un artista concettuale e attivista postmoderno, legato fortemente all'arte politica e sociale

    Opere

    Il suo soggiorno in America gli ha permesso di diventare molto popolare. Decise quindi di pubblicare libri sull'arte.

    In molte delle sue opere evidenzia come in Cina il capitalismo e il comunismo stiano cancellando l'eredità culturale e artistica del paese. Sottolinea inoltre l'omologazione imposta dal sistema capitalista attraverso le sue installazioni di biciclette chiamata Forever (la marca di bici più venduta in Cina).

    nel 2005 apre un blog in cui parla della sua attività artistica e commenta la politica cinese, criticando e denunciando alcune scelte del governo. per questo motivo fu accusato e malmenato dalla polizia. Il 2011 venne arrestato all'aeroporto di Pechino per accusa di evasioni fiscale fu detenuto illegalmente in un luogo segreto per 81 giorni.

    Nel 2014 fa una maxi installazione, realizzando con i mattoncini lego i ritratti di 176 perseguitati politici. alla sua richiesta di ulteriori mattoncini, la lego gli vieta la fornitura per uso politico.

    Nel 2015 Amnesty International gli fa un riconoscimento per le sue azioni a sostegno dei diritti umani nel 2016 tratta il tema dell'emigrazioni in parecchie delle sue opere. 


    Le opere che abbiamo deciso di descrivere sono tutte interamente realizzate con i mattoncini LEGO. 


    Lego painting 

    Come prima opera ci ha colpito molto questa: un'opera astratta composta da mattoncini blu bianchi e neri. Ai Weiwei utilizza un materiale simbolo dell'infanzia e della creatività per riflettere su temi complessi come la frammentazione della realtà e la reinterpretazione della pittura tradizionale. La texture dell'opera richiama l'action painting di Jackson Pollock, ma è tradotta in un linguaggio digitale e geometrico. L'effetto finale è un'esplosione di movimento congelata in una griglia ordinata, che mette in dialogo libertà e struttura. 

    La Gioconda (versione arancione)
    La Gioconda (versione arancione)


    La gioconda (versione arancione)

    In questa rivisitazione della Monna Lisa, Ai Weiwei riproduce l'icona leonardesca attraverso una composizione di mattoncini LEGO colorati. I colori saturi e lo stile pixelato trasformano il capolavoro rinascimentale in un'immagine contemporanea, ironica e pop. L'opera invita a riflettere sul ruolo delle immagini nella società odierna, dove anche l'arte più alta può diventare oggetto di consumo e riproduzione seriale. L'artista mette in discussione l'originalità e il valore dell'opera d'arte nell'era digitale.

    Serie di autoritratti
    Serie di autoritratti

    Serie di autoritratti

    Questa composizione presenta una sequenza del suo volto stilizzato e ripetuto in varie tonalità accese. La struttura richiama il lavoro di Andy Warhol e la pop art, ma il soggetto si collega all'impegno politico di Ai Weiwei: spesso infatti questi volti rappresentano dissidenti o persone perseguitate per le proprie idee. La ripetizione enfatizza la perdita di identità nell'omologazione culturale, ma i colori diversi suggeriscono anche la resistenza dell'individualità. L'opera diventa così un atto di denuncia e allo stesso tempo una celebrazione della diversità.

    Composizione in stile Mondrian
    Composizione in stile Mondrian

    Composizione astratta in stile Mondrian  

    In questa opera, Ai Weiwei si ispira alla geometria e all'equilibrio cromatico di Piet Mondrian, utilizzando i LEGO per creare una griglia di linee nere e blocchi di colore primario. Tuttavia, l'artista inserisce elementi fuori schema, che rompono la regolarità e introducono disordine. Questo contrasto tra rigore e libertà è una metafora visiva della società moderna, dove le strutture imposte convivono con le spinte individuali. L'opera riflette sulla possibilità di sovvertire l'ordine prestabilito attraverso la creatività.


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